giovedì 21 gennaio 2010

Eco di sentieri silenziosi.


Camminiamo tutti nella neve ed è inevitabile lasciare orme dietro di noi, orme che dureranno solo fino alla prossima nevicata.

In questo paesaggio imbiancato e silente non ho idea quale sia il vero valore di ciò che accade, forse non ha senso trovare un senso dove non c'è.

Posso solo vedere il ghiaccio mentre gioca con il sole e si stringe ai rami come amanti abbracciati in una stazione prima dell'ultimo bacio.
Sento gli alberi stormire, pare che dicano: arrivederci.

giovedì 7 gennaio 2010

Da-da!


Dopo la tempesta arriva sempre il sereno.

Superstite da inennarabili avventure nell'est europeo cerco di mettere ordine nei ricordi per una stesura agile del racconto di viaggio che pubblicherò appena mi garba. Karasciò?

Ringrazio le moltitudini dei miei fan che mi hanno lasciato commenti e saluti sperticati e ricambio con una pastorale benedizione.
Posso solo dire per ora che una parte di me è rimasta in quei luoghi magici che paiono usciti da una pellicola degli anni 60'.

Privet a tutti.

domenica 3 gennaio 2010

Dedicato ad A.


Sei arrivata dunque, figlia dell’Inverno.
Scorgo il tuo passo sicuro tra la neve.
Mi hai preso di sorpresa anche se ti aspettavo da vite intere.
Ho dovuto inciampare in tanti volti che non ti somigliavano per riconoscere il tuo.
Eri allora tu quella luce lontana che avanzava nella notte?
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Ho capito che mi ero perso quando ho trovato un sentiero da percorrere.
Per questo forse, un caldo tepore mi è sceso sino al cuore che non sapevo intirizzito.
.
I tuoi occhi di aria pulita si sono fermati in uno sguardo che sa scrivere nell'anima e, in punta di piedi, hai sollevato il mio mondo.
Appoggiandoti con noncuranza hai scardinato il portone di una fortezza che si credeva inespugnabile; Sei entrata in me e conosco ora la bellezza di arrendermi.

Con un sorriso hai ucciso un uomo che voleva finalmente rinascere.