mercoledì 27 marzo 2019

YAPPAS

Parto per il Costa Rica e dopo una breve sosta verso il Guatemala e navigando lungo il Rio Dulce giungerò in Belize.
Circa un mese, zaino in spalla, senza un più preciso itinerario a parte l'ignoto.  
Visiterò una piccola porzione dello Yucatan, parola intesa dai Conquistadores interrogando i nativi a proposito del nome di quell'immensa area geografica; Essi risposero: "Ci-u- than cioè -Non capisco-". 
Lambirò il "non capisco" e incontrerò quello che resta dei Maya, inerpicandomi sulle piramidi di Yaxha mentre a Tikal non è più possibile salirvi, onde connettermi con l'energia primigenia. 
Ci si vede nella Selva del Centro America o nelle oscure notti dell'anima, oppure mai più. 

Adios.

giovedì 7 marzo 2019

L'illusione del cambiamento tramite il pensiero politico



Non è fattibile un cambiamento della Società sulla scorta delle intuizioni di un'altra persona, anche e soprattutto se sono quelle di un grande uomo, perché sarebbe come pretendere che tutti possano partire da dove un altro è giunto.
La consapevolezza che una persona di valore raggiunge dopo una vita di introspezione, esperienza e ragionamento non è trasferibile a chi non ha quel grado di profondità. Alla fine di una strada percorsa si incontrerà solo chi ha fatto la medesima strada. 

Il miglioramento umano o per meglio dire la completezza di un uomo pare così essere un percorso solitario. 
L'unione poi di uomini di questo tipo cioè con una coscienza evoluta, nella costituzione di una Società che corrisponda a questa integrità interiore non sembra agevolmente fattibile, perché è una condizione troppo rara e personale.

Solo grazie a una reale conoscenza della vita è di come si è fatti è possibile sviluppare un modello di vita che vi corrisponda.

Una Società veramente libera e conforme alla natura umana dovrebbe nascere non dai precetti, ma dalle persone, perfino nel caso qualcuno fosse diverso da questo auspicabile modello, bisognerebbe permettergli comunque il suo sviluppo, perché l'omologazione non potrà mai essere rappresentativa delle peculiarità umane. 


Aderire così alle idee innovative e rivoluzionarie, anche se giuste, buone e sagge, diviene per chi non le ha fatte veramente proprie cioè tramite la personale conoscenza, grazie all'esperienza, solo mero conformismo travestito da anti conformismo.


Senza esperienza ogni filosofia o ideologia sarà solo una falsa conoscenza anche se generalizzata e condivisa a livello sociale, una tale situazione porterà inevitabilmente alla sofferenza e all'ipocrisia di una Società così costituita come è accaduto alla nostra e a quelle che l'hanno preceduta.

Questa è la ragione del fallimento di ogni pur mirabile modello sociale e politico. 

Lo scoglio ove naufragano le migliori intenzioni è e resterà l'essere umano.


La condizione umana a livello politico è effettivamente paradossale: Grandi idee che cercano di entrare in menti ristrette.

Se la massa non ha il medesimo livello di maturità non potrà realizzare veramente una Società concepita da un grande personaggio, anche se ne adotta il modello, anche se ne legge le parole e ne impara il senso, nemmeno condividendo i medesimi principi e la medesima morale.

Senza un'etica basata sull'esperienza ogni principio perde di valore e funzione.

Chi invece quest'etica l'ha, perché propria non ha bisogno di leggerla né d'impararla; Non ha bisogno di aderirvi, perché è la naturale espressione del suo modo di essere cui perviene proprio grazie alla propria completezza. 
E' questo il motivo per cui le persone veramente intelligenti sono sempre d'accordo tra loro. Tali uomini non hanno bisogno di convincere o di persuadere l'altro, in quanto la saggezza porta tutti i saggi alle medesime conclusioni. 

Come dico spesso non serve investire negli interventi materiali, morali e legislativi con delle buone politiche, invece bisognerebbe investire nelle  buone persone cioè nel creare le condizioni adatte affinché queste persone si sviluppino come buone e aumentino di numero il più possibile. 

E' evidente che progettare e realizzare un'automobile innovativa ed efficiente è più facile e vantaggioso che riparane una obsoleta e piena di difetti.
Dunque l'investimento sociale più produttivo andrebbe indirizzato in massima parte e con la migliore qualità nell'infanzia e nella prima adolescenza cioè nel periodo dove l'essere umano è ancora in formazione e ricettivo.

Una volta adulto, qualora si riscontrino dei problemi e si cerchi di dargli delle opportunità per rimediare alla propria vita è molto probabile che tali opportunità in un essere umano andranno in larga parte sprecate, poiché esso è quasi sicuramente e irrimediabilmente divenuto costituzionalmente inadatto a realizzare per se e per la società in cui vive qualcosa di conforme a nuovi e migliori valori.  
Una volta che la coscienza si è formata completamente in una persona la sua eventuale modifica gli costerà molto dolore e fatica così spesso non è neppure conveniente. Purtroppo gli interventi che si fanno sui bambini e sui giovani sono di fatto interventi manipolativi non educativi, intendendo "educazione" nel suo significato più vero, etimologico, dal latino "Educere"  cioè condurre fuori. 
Bisognerebbe tirare fuori da un giovane la sua parte d'umanità, i suoi valori propri di essere umano, non mettergli dentro delle istruzioni e impostarlo come fosse una computer. 
Questa educazione precoce e migliore, in definitiva l'unica fattibile e realizzabile convenientemente, può concretizzarsi anche sulla scorta delle parole. A patto che queste parole vengano seminate in un terreno ricettivo e che corrispondano ai reali valori presenti già in una persona. 

La parola certamente ispira, ma non conduce, perché una persona può condursi solo da se stesso.  

Un aneddoto.
Nella metà degli anni 60' durante le violente contestazioni negli U.S.A. un giovane aspirante attivista si iscrisse al movimento per i diritti civili degli Afro-americani e dopo la sua adesione ricevette proprio da Malcom X un libro. 
Il ragazzo però ci rimase male e gli disse: "Pensavo mi avresti dato una pistola" e Malcom X gli rispose: "L'ho appena fatto!"