venerdì 19 giugno 2009

La venticinquesima ora


Vivere è distillare dalla Vita la parte migliore, come un profumo che è fatto di essenze mescolate per crearne la fragranza.
Percezioni, sensazioni, emozioni, sentimenti, intuizioni, come un buongustaio, da ogni frammento trarne un prezioso boccone.
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Per chi vede il mondo dei fenomeni esiste un inizio e una fine, chi vede la realtà invece sa che non vi è inizio né fine.
Dispiacersi dell'ultima ora di vita è dispiacersi di tutta la propria vita.
Lei si approssima sempre veloce. E' quel fatidico ultimo giorno che arriva sempre presto.
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Immaginando di avere a disposizione pochi minuti di vita, forse un’ora appena mi trovo a spronarmi per godere di più, osare di più.
Come affronterò il giudizio più spietato: quello di me stesso?
Come avrei potuto, mi domando ancora, provar piacere e assaporare di più ogni istante?
Provaci ora! Mi risponde il cuore.
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Preparandomi alla morte imparo a vivere e se perfino la sabbia con il tempo diventa polvere, non è proprio il caso di badare alle convenzioni e alla reputazione. Resterà così poco di quanto trascorso.
Morire per “sempre” a questo mondo è un onore che va guadagnato.
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La vita non è mai gratuita e si paga con la moneta del tempo.
Tempo che ci è stato regalato, ma quanta valuta abbiamo ancora nelle tasche non ci è dato di saperlo.
Non voglio più spendere è il momento di cominciare a guadagnare, e realizzare così in quel giorno, forse in quella ora una morte perfetta.
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Creo per me la venticinquesima ora: ogni giorno.
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