mercoledì 27 aprile 2016

Pensieri sparsi al vento

Questa società ci insegna ad essere dei vincenti ma solo per gli obiettivi che vuole che raggiungiamo. Considera un valore essere una persona di potere e di successo, ricca.

Dimentica però di informarci che il vincitore è sempre solo, perché unico. Omette di dire che l'uomo di potere, famoso  e ricco sono condannati all'isolamento, anche se hanno tanta gente intorno, perché temono quasi sempre che gli altri gli siano vicino per i soldi, i favori e la notorietà. 
Questi pseudo valori dunque ci accompagnano verso la solitudine e non alla felicità, perlomeno non a costruire dei rapporti significativi e reali come invece promettono.

Il nostro mondo ci incoraggia verso una competitività esasperata. 
Quando la società parla di condivisione, parla di uno slogan, di un sogno ad occhi aperti, mentre i fatti ci mostrano il contrario. E' un'ipocrisia mascherata dai buoni sentimenti verso un egoismo ancora più grande.

Chi ha la disgrazia dell'intelligenza comprende molto presto che i fatti e le persone, visti attraverso di essa, raramente ci rendono felici.
La felicità ordinaria che ogni uomo desidera è quasi sempre figlia dell'indifferenza, compagna dell'ignoranza e soprattutto orfana della sensibilità. in particolare per tutto quello che non ci riguarda personalmente.
Chi sia colpito dalla sfortuna di vedere il mondo senza metterci davanti i propri desideri lo vedrà per quello che è, ma non sarà un bel vedere. Inevitabilmente sarà sospinto verso la disillusione.



L'unico sollievo allora perverrà forse dall'ironia cui considerare se stesso e le proprie e altrui azioni come un'interminabile tragi-comica follia. 

Sarà comunque solo una boccata d'aria in questa acre vita che tutti respiriamo.


https://www.youtube.com/watch?v=k9IfHDi-2EA

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