L'abbraccio caldo come un'estate di mia madre, quello forte di mio padre.
Il sapore della sera nella minestra.
Il silenzio.
Il corridoio lungo e la credenza rossa.
Un libro di disegni aperto a metà che ha l'odore del cortile bagnato di pioggia.
Quando un tempo la corteccia dell'albero mi parlava del mistero delle foglie d'autunno.
La castagna lanciavo ridendo, mentre i giorni scorrevano lenti.
La neve sul davanzale da mettere in bocca.
Dov'è finita la spensieratezza?
E quelle stagioni? Chi me le ha portate via?
E quelle stagioni? Chi me le ha portate via?
Dov'è la noia felice di quando ero bambino?
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