Profughiamo il mondo intero.
Tutti si scambieranno patria e passaporto come in una lotteria.
Elimineremo l'anagrafe sostituendola con dei grattaevinci che stabiliranno la nuova destinazione, perfino nuove identità.
Oggi cileno, domani in Papua Nuova Guinea. Da New York passi a Kinshasa in un baleno.
Un "miscuglione" talmente incasinato che la guerra non sarà abolita, sarà inattuabile.
A metà del conflitto cambi nazionalità e ciao, magari passi dall'altra parte.
Il profughismo sara l'ideologia del domani.
"Il futuro è profugo a se stesso", lo slogan ispiratore.
Ti ammali a Calcutta ma ti cureranno al John Hopkins.
L'equità del disordine ci renderà finalmente tutti uguali.
Certamente con qualche problema.
Inizierai a imparare "L'infinito" di Leopardi in spagnolo e poi gli ultimi versi, magari in Tamil.
L'incomprensione regnerà sovrana certamente ma praticamente sarà come adesso, col vantaggio che i matrimoni dureranno di più.
Capiterà che ti battezzano a Roma, ma la comunione la farai in una moschea e ti sposerai in un tempio buddista.
La vita umana sarà una miscellanea di vite.
In fondo se le leggi e ordine hanno dato agli uomini solo ingiustizia, guerra e miseria, perche non provare con il caos?
Profughiamoci!
Anche da se medesimo.
Non siamo tutti estranei a noi stessi?
Non sono forse anch'io la persona più interessante che non ho mai conosciuto?
Non è forse vero che finché i problemi di alcuni non diventeranno il problema di tutti a questo mondo non si risolverà mai nulla?
Apolidiamoci vicendevolmente solo così una volta persi ci ritroveremo
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