Quando si è bambini la felicità è un regalo.
Quando si è bambini la felicità è un regalo.
Non amo dare consigli, perché è inutile.
Generalmente le persone domandano, ma poi fanno quello che gli pare. Spesso contestano un suggerimento ancora prima di provare a metterlo in pratica.
Ho la fortuna di avere una costituzione sana. Per mantenerla ho alcune norme che seguo, in quanto la vita è regolata non tanto dalla volontà che dopo un po' si spegne, ma dalla disciplina.
Una autodisciplina che per essere accettata da se stesso non deve essere estrema, altrimenti l'esistenza diventa un dovere e non è più una bella avventura.
E' utile anche un certo allenamento che però non deve essere esasperato, non bisogna torturare il proprio corpo, ma viverlo. Non si deve dimenticare di occuparsi di se stesso, ma con moderazione, perché può accadere che una cura eccessiva di se sia deleteria quanto dimenticarsene completamente. Non bisogna dimenticarsi di volersi bene, perché come si dice in Oriente: "Se la casa va in rovina la colpa è del padrone".
Il migliore work-out, come dicono gli inglesi, è camminare, respirare e mangiare, perché siamo ciò di cui ci nutriamo. Anche nella cura con cui scegliamo ciò che ci piace non bisogna essere fanatici, è importante il cibo, ma anche come lo assorbiamo.
L'Elisir di una vita sana è dentro di noi, non fuori. Infatti ci nutriamo anche di emozioni e pensieri, così è importantissimo non appesantire noi stessi con preoccupazioni o pensieri parassiti psicotici che distruggono la serenità e a volte fanno ammalare le persone anche gravemente.
Fare 10.000 passi al giorno è prodigioso.
Una camminata spedita, ma non frenetica. Camminare con consapevolezza, tacco, pianta e punta. Spingendo con l'alluce del piede posteriore per avanzare. Agli schiavi africani che fuggivano dalle piantagioni di cotone gli veniva tagliato l'alluce, così non potevano più correre né camminare velocemente; Potevano solo spostarsi e lavorare; Per chi come me ancora ne dispone due attaccati ai piedi è utile utilizzarli entrambi percependone la spinta alternata fondamentale a una corretta deambulazione.
Durante questa piacevole marcia bisogna respirare nel modo giusto, perdersi nel piacere di osservare il paesaggio, fondersi con esso, ma rimanendo anche attenti ai propri passi. E' facile distrarsi, non bisogna farlo. Dopo un po' questa concentrazione sarà naturale. La coscienza deve imparare a dividersi (non lo si fa mai) cioè a dirigere l'attenzione e la percezione su due cose nel medesimo tempo. Esterno e interno nello stesso attimo. Movimento e percezione completa di chi lo compie.
Il principio fondamentale per ogni attività è la spontaneità, la naturalezza, la comoda espressione di se stesso.
Tutto così torna al Grande Semplice, al Vuoto privo di sostanza ma colmo di possibilità.
Questa attività va fatta con attenzione e con intelligenza. Le persone fanno tante cose, ma trascurano quelle fondamentali che sono appunto camminare e respirare. Pensano di saperle fare, ma osservandoli e vedendo come camminano, come parlano, magari inspirando in maniera compulsiva l'aria come se gli mancasse, risulta evidente che non sanno fare queste due semplici azioni.
Se si osserva come le persone camminano e addirittura come corrono, non stupisce che i reparti di ortopedia negli Ospedali siano sempre così affollati.
Mangiare bene invece significa mangiare di tutto, ma con moderazione. Questo è il modo giusto di nutrirsi.
In generale la quantità corretta è la metà di quello che vorremmo. Il sufficiente è la metà di quello che desideriamo e questo lo si può dire di tutte le cose della Vita. Una mela prima del pasto aiuta in questa parchezza e toglie quella sensazione famelica che ci farebbe ingurgitare di tutto. Terminato il pranzo se si ha ancora fame, basta aspettare. In quanto la sensazione di sazietà arriva al nostro cervello in ritardo. Bisogna dargli il tempo di giungere. Bisogna mangiare con consapevolezza, masticando bene.
Tra tutte le attività umane la respirazione è quella fondamentale. Vi sono moltissimi modi per respirare, alcuni impegnativi come in certe pratiche Yoga, altri solo efficaci. E' importante seguire una respirazione piena e consapevole quando si cammina, è fondamentale avere il diaframma rilassato.
Nel corpo umano ci sono due muscoli senza cui la vita non può esistere. Uno è il muscolo del cuore, l'altro è il muscolo del diaframma. Questo ci dice quanto sia importante saper usare il diaframma nel modo corretto.
Evitare l'alcool in qualsiasi forma, compreso il vino e la birra ad alta gradazione, è ugualmente importante. L'alcool distrugge le cellule cerebrali e visto come va il Mondo, la maggioranza delle persone ne ha una tale penuria da non potersi permettere un tale spreco. Una volta al mese però si può festeggiare anche con un paio di Gin-Tonic, addirittura con mezza bottiglia di Vodka (buona), ma solo una volta al mese.
Il corpo ha bisogno ogni tanto di essere messo sotto stress. In questo modo si rinforza.
Non assumere medicine se non è proprio necessario. Evitare gli antibiotici, anche quando si ha l'influenza (tanto non servono a niente perché l'influenza di stagione è virale non batterica). Prendere l'Aspirina invece che la Tachipirina che non fa bene. Le febbri batteriche si riconoscono invece dall'odore che emana la persona colpita, in quelle se si supera una temperatura di quaranta gradi è necessario usare gli antibiotici. Sopportare una febbre purificatrice anche fino a 39 gradi non ci manderà certamente al camposanto, ma ci permetterà di evitare il decadimento fisico, almeno rallentarlo un poco. Si invecchia più lentamente se la febbre fa il suo decorso naturale.
Evitare i dolci (ogni tanto si possono mangiare), lo zucchero e se possibile i piatti troppo elaborati. Non arrabbiarsi quando si mangia, non guardare la televisione oppure rimanere ipnotizzati dallo Smart Phone, come fanno ormai tutti durante l'intero tempo della loro esistenza, non solo a pranzo e a cena. Parlare di cose piacevoli e belle con i propri commensali. Chiacchierare guardandosi negli occhi e ascoltandosi a vicenda senza interrompere l'interlocutore, interessandosi con sincerità alla vita dell'altro. Regalandosi a vicenda il tempo di pensare prima di esprimersi. Mi rendo conto che non si usa più, ma è il modo giusto per stare insieme a tavola.
Ringraziare veramente e completamente il proprio corpo e le proprie cellule per la vita che ci permettono di trascorrere. Ringraziare il cibo che ci nutre e le persone che hanno contribuito a farlo giungere sulla nostra tavola. Ringraziare i genitori, le piante, la strada su cui camminiamo e perfino l'autovettura che ci porta al lavoro. Essere amico di tutto e di tutti. Sorridere con il cuore, anche quando si dice un semplice "buongiorno". Bisogna esseri grati della Vita che ci è data in prestito, solo così possiamo essere felici. La vera felicità non è data dalla soddisfazioni. Sono due cose diverse che spesso si confondono. La felicità reale è comunicazione con il Mondo che ci circonda. Una comunicazione all'insegna dell'amicizia. Se si è amici del Mondo, la felicità sorgerà spontaneamente.
Voler bene alle altre persone ci fa sentire bene prima di tutto in noi stessi. E' un favore principalmente che ci facciamo. A volte la gente non è molto simpatica, è arrabbiata per tanti motivi, quasi sempre futili. Come fare?
Bisogna espandere il nostro sentimento di amicizia a ciò che ci è intorno, in questo modo anche le persone difficili non ci disturberanno. Non è bene indirizzare questo sentimento verso di loro propriamente, perché risulterebbe ipocrita visto che non ci piacciono, allora lo si fa di "rimbalzo" includendole in un Tutto amichevole diverranno inoffensive le loro idiosincrasie.
Parlare con gli animali, le piante e perfino con gli oggetti può sembrare strano, ma non è da bambini, è da saggi.
Dedicare una o due volte la settimana un'ora all'allenamento vero e proprio. Io pratico Qi Gong una forma orientale di ginnastica. Una mia amica cinese mi prende sempre in giro dicendo che io sono più cinese di lei. Io la prendo in giro ugualmente dicendo :"Voi occhi tondi non capite proprio nulla". Faccio Kung Fu con qualche amico, in casa e raramente altrove. In palestra non ci vado. La nostra pratica è segreta. Tra noi la chiamiamo bonariamente: "L'Arte Mortale". Questa attività mi lega con alcuni fratelli d'arme. Mi diverte da morire dare e ricevere delle gran sventole con loro. Il Qi Gong lo pratico anche all'aperto e in generale è fantastico. Ne conosco diversi tipi, ma il mio preferito è un tipo "duro" adatto al combattimento cioè non propriamente pacato come si vede di solito. Si mantengono posizioni immobili ed è utile per rinforzare l'energia interna, i tendini e i legamenti che sono più importanti dei muscoli. Anche praticare Zhan Zhuang tutti i giorni è un toccasana, anche la posizione del Drago e ogni tanto la Tartaruga che emerge dall'acqua. In questi esercizi meditativi ed energetici c'è quasi tutto.
Un centinaio di piegamenti sulle braccia al giorno sono sufficienti per mantenere spalle, braccia e schiena forti e dargli anche un aspetto gradevole. Le trazioni alla sbarra sono buone, però le trovo un po' troppo impegnative. I piegamenti si possono suddividere in venti per volta e darsi un poco di riposo tra una serie e l'altra. Bisogna essere amici del proprio corpo e non esagerare con i muscoli.
Evitare le droghe. Non fumare. Solo ogni tanto si può sgarrare. Anche così bisogna stare molto attenti a non finirci sotto.
Trovare una tecnica consona per purificare i propri pensieri è fondamentale, perché siamo e diveniamo ciò che pensiamo. Personalmente uso un sistema che permette la separazione del corpo dalla mente e mi dona molta tranquillità e mi permette non solo di "ripulirmi" dai cattivi pensieri, ma anche di aggiustarmi dai dolori e guarire gli organi interni. Funziona bene tranne che con i denti. I dolori del nostro corpo inevitabilmente accompagnano la vita e il tempo che passa, ma non bisogna convivere mai con il dolore. Prima si sistema il corpo energetico e dopo verrà la materialità del corpo fisico. Questo è l'ordine.
La preghiera e la meditazione, male non fanno. Senza esagerare. Non troppo Dio, non troppo Io.
Come ho detto lavorare sul corpo energetico viene prima di allenare il corpo fisico cioè è più importante, perché l'energia muove tutte le cose. Questo allenamento si può fare anche di notte mentre si sogna, impostando nel dormi-veglia la nostra mente in tal senso. Non è proprio facile, ma si impara.
Ogni tanto operare in se stesso la cosiddetta "ricapitolazione" cioè rivivere con il pensiero tutte le proprie giornate al contrario come fossero in una moviola. Questo pulisce lo Spirito dal Tempo. A volte la nostra energia è intrappolata nei ricordi, bloccata in parte nell'idea che il Tempo esista realmente, in realtà esiste solo il cambiamento. E' necessario cancellare il passato, i ricordi rimangono, ma sono come svuotati e ci si rappropria di tutto il proprio potenziale. E' possibile farlo anche usando un transfert canalizzando, utilizzando un amico per liberarci delle emozioni dolorose che alcune persone ci hanno procurato e così "scaricare" la rabbia e l'amarezza e finalmente liberarsene. Si tornerà come ragazzi con quella forza e quell'entusiasmo che ci fa amare la Vita. Il pensiero e le preoccupazioni non devono rivolgersi al futuro, perché non esiste. Nella materialità cioè nella vita di tutti i giorni, una certa pianificazione della propria giornata è utile, ma non bisogna crederci troppo. Arriverà naturalmente un certo distacco dalle cose e dalle relazioni vivendole in maniera sana cioè non considerando le cose e le persone di nostra proprietà. Le cose materiali che possediamo non sono propriamente nostre, lo sono finché vivremo, dopo saranno di altri. Dunque anche nel considerare reale la proprietà privata è oggettivamente una specie di leasing. Qui siamo in affitto e lo è anche il nostro corpo.
Così facendo non si vivrà certamente di più, ma si vivrà meglio. Non è possibile vivere di più, perché il momento della Morte è oltre le nostre possibilità e capacità di cambiamento.
Non ho altri consigli non richiesti da dispensare. Le basi del buon vivere sono state dette, il resto ognuno lo troverà da sé se il suo Destino lo esige.
La strada verso il Mistero è solitaria. Eppure, ogni tanto, qualcuno si scorge lungo il sentiero. E' così bello vedere che si cammina insieme ad altri, sebbene la strada sia solo nostra, perché fatta dal nostro procedere. La strada è lunga. non finirà mai, semplicemente perché non esiste. Rido.
Tutto inizia con un passo e continua con 10.000.
Buona passeggiata.
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