venerdì 6 giugno 2008

Secondo tributo a E.D.


L'acqua non è capita forse grazie alla sete
L'estate- dall'inverno
Il mare- dai deserti senza orizzonte finito
L'amore- dal ricordo travisato della memoria
Che forse, le ferite non indicano
la vita che vi scorre sotto?

Il successo come ali d'ape ci porta in alto,
ma dimentichiamo così il suo pungiglione.

Fingiamo che in questa notte,
il fato e il tempo, non ci raggiungano mai.

8 commenti:

Jean du Yacht ha detto...

Purtroppo il mattino arriverà comunque e inesorabilmente.

Haemo Royd ha detto...

Amici! Ararararara! qualcuno ha una lametta?

Octuagenario ha detto...

Come si dice ad Andria in questi casi, "siamo arrivati al pezzo della rucola".

Visir ha detto...

Amici, dai vostri post evinco che non amate le note malinconiche, prometto sulla mia corda saponata che la prossima sarà tutta un samba. :D

frammentidivita ha detto...

Più che note malinconiche evinco un certo stato di fatalità e di riconoscimento che qualcosa si va spegnendo.Salve, poeta Visir.

Visir ha detto...

Accompagno il commento con un gesto apotropaico.
:D

Haemo Royd ha detto...

Terque quaterque testiculis tactis palleggiatoque augello et in omnia paericula tasta taesticula.
Amen

Jean du Yacht ha detto...

Traduzione del precedente: Olanda batte Italia 3 a 0.