martedì 5 agosto 2008

Avviso ai naviganti II

Tradimento! Aita, aita! Accoruomo.
Il dolce Aghirre è stato abbandonato dal "perfito" Pizarro (anaffettivo causa regressione senile) sulla via delle Americhe, propro quando si era in procinto di salpare con il galeone Prada: Luna Storta.

Lesto come nuvola di Drago, il vostro beniamino però ha cambiato destinazione.
Partirò per il Japan, destinazione Tokio. Poi esplorerò il Pacifico, magari dopo anche il Giambellino.
Fra le pagode sempiterne e i fiori di ciliegio, conferirò con alcuni monaci shintoisti dei massimi sistemi e della distillazione del sake.

Non cambia nulla...Come ha detto la signorina dell'agenzia di viaggi: "Alla fine Caracas o Tokio è la stessa cosa".
Ho annuito, facendo finta di aver capito il senso filosofico profondo di questa frase.

Volerò su un triplano: un Fokker rosso il 10 d'agosto (che fa anche rima) e torno verso la fine del mese.
A tutti tranne ad uno: Tora! Tora! Tora!

3 commenti:

Haemo Royd ha detto...

-Tora!Tora!Tora- con questa triplice esclamazione e null'altro mi fu un giorno notificata telefonicamente la capitolazione dell'Inespugnabile da parte di un amico, quel giorno seppi finalmente che la pazienza è davvero la virtù dei forti ed il mondo fu più bello.
Traduzione:essa ce la dette.

Jean du Yacht ha detto...

Supremo Visir, sono certo delle sue future conferenze sulla distillazione del sakè, un pò meno sui massimi sistemi, a meno che non intenda quelli del SuperEnalotto che colà si chiamerà certamente superenalotTokio.
Haemo, se fosse finita male, cioè se non ce la dava, l'amico avrebbe forse esclamato: Cora Cora Cora! nel senso di amaro?
p.s.: "Ella" si chiamava forse Dora Dora Dora? o Nora Nora Nora? ed era mica sicula? in questo caso, quando ce la dette, gridò: Uora Uora Uora!!!

Porporina ha detto...

E come disse una mia collega, arrossendo poi fino ai metatarsi

"chi l'ha duro la vince"