venerdì 22 giugno 2012

Risvegli

Quando sei bambino e anche un po' oltre, diciamo, quando hai venti anni non sai nulla del mondo reale.

Se una persona ti dice che ti ama tu gli credi. Vuoi credergli.
Pensi che lui o lei vorrà solo il tuo bene e desidererà senza eccezione che tu sia pieno di gioia.
Come in una favola immagini che la tua vita andrà nella direzione giusta e sarai per sempre felice e contento.

Poi un giorno ti svegli.
Ti accorgi che la felicità per te è un mistero. L'hai vista, certamente; Qualche volta l'hai sfiorata, ma non è mai stata tua.
Ti rendi conto che le persone per cui sembravi importante improvvisamente ti possono dimenticare con incredibile facilità come se non fossi mai esistito nella loro vita. Hai coltivato tanti sentimenti con amorevoli cure, ma erano piante senza radici profonde.

Hai cercato persone buone, ma non le hai mai incontrate veramente; Volevi accanto amici diversi che non rispettassero solo la forza e l'interesse che nutre l'ingiustizia, ma essi semplicemente non esistono.
Non sono mai esistite persone così se non nella tua mente, nei tuoi sogni ad occhi aperti.
Nonostante i diversi modi di comunicare l'uomo parla sempre della stessa cosa e non conosce altro sentimento che l'avidità.
I rari momenti di vera generosità sono in lui estemporanei, fugaci meteore che accidentalmente tracciano un sengo nel firmamento ma non divengono mai stelle fisse.

A volte questo essere condannato alla solitudine tenta di esprimersi dversamente, ma dalla sua bocca esce solo un balbettio, l'unica frase che pronuncia correttamente è "Io".
Persi in questo grande mondo meritiamo dunque tutto quello che ci accade, pagando il filo delle nostre azioni ed omissioni secondo l'ordine del tempo.
Non c'è altro.

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