martedì 7 agosto 2018

La loggia dei poeti inespressi


Parlare degli altri e agli altri è impossibile. 
L'altro sarà sempre un mistero, un'incognita, una Sfinge. 
Anche l'intuizione spesso è solo un fraintendimento plausibile. 
La certezza non appartiene a questo mondo.
Conosco bene le regole della vita, le brutali regole dell'esistenza tra uomini. 
Sono vere, ma non vi ho mai creduto sino in fondo. 
Perché sento che una vita senza poesia non è una vita.
Poesia è cercare la bellezza, anche dove non esiste; Infatti la bellezza non esiste, è opera solo dell'uomo. 
Solo lui la può creare, accorgendosene.

Cogliere così quella magia che rende speciale anche un alito di vento, l'azzurro di un cielo notturno che si apre inaspettato, il lento chiarore di un giorno che muore. Il tocco lieve di una mano che ti sfiora fuggendo.
Momenti, attimi direi.

Vapori multicolore di un vulcano spento, questo è l'animo  umano. 
Eppure, sotto il manto nero di lava ormai fredda c'è il calore che serpeggia, vive e si muove.
Senza trovare questa fonte, quest'alchimia, questa resurrezione, la vita resta un fatto biologico, una serie di azioni e reazioni. 
Nulla che abbia peso, profondità, bellezza appunto.

Allora ogni energia è intesa alla scoperta di quel silenzioso apparire.

Se non sai sorridere per un fiore dimenticato che sboccia alle tue spalle, cos'hai vissuto a fare?
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